Mentre sul sito del Ministero della Salute, tra le campagne di comunicazione, si evidenzia quella per il vaccino antinfluenzale, definito dalla circolare ministeriale del 30 maggio 2018 “la misura più efficace, riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale, per prevenire l’influenza, sia per il singolo che per la collettività”, il dott. Demicheli, a capo del team di esperti nominati dal Ministero della Salute nel Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle vaccinazioni (NITAG), nel 2014, dopo una ricerca durata cinque anni prendendo in esame 119 studi redatti in base all’osservazione di oltre un milione e mezzo di persone, affermava in un’intervista a RaiNews che il vaccino antinfluenzale è scarsamente efficace, è un prodotto vecchio e la differenza tra i vaccinati e i non vaccinati che contraggono l’influenza è pari solo allo 0,9%.

Alla domanda “Ma allora perché condurre campagne di vaccinazione così massicce ?” il dott. Demicheli risponde citando, tra l’altro, gli interessi delle società farmaceutiche: “Il ruolo dell’industria farmaceutica è certamente importante: esercita una pressione costante su tutti i soggetti della filiera, medici, pazienti, decisori politici. Ma questo è il mercato, funziona così…”.

Infine, sui nuovi vaccini antinfluenzali adiuvati, il dott. Demicheli sottolinea le pressioni delle case farmaceutiche: “C’è il caso dei vaccini cosiddetti adiuvati. Sono vaccini, quanto a efficacia, quasi identici agli altri, molti studi lo dimostrano. Eppure alcune Regioni li acquistano in grandi quantità , altre in misura molto più limitata. E sa perchè? Perchè costano il doppio: sei euro contro tre. Semplice, no?”

 

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